sabato 30 aprile 2011

"Gesù, confido in Te!"

Il 30 aprile 2000 Giovanni Paolo II canonizzava - prima Santa del nuovo millennio - la suora polacca Suor Faustina Kowalska (1905-1938). Contemporaneamente confermava ufficialmente l'autenticità dei messaggi della Divina Misericordia e dava rilievo alla loro centrale importanza per il millennio a venire; in quell'occasione il Papa stabiliva anche, per la prima volta, la Festa della Divina Misericordia, da celebrarsi ogni anno nella prima domenica dopo Pasqua.
Domani, proprio in coincidenza della Festa della Divina Misericordia, Giovanni Paolo II sarà proclamato Beato.


Papa Giovanni Paolo II nel 1980 scrisse la seconda enciclica del suo pontificato, Dives in Misericordia, dedicandola interamente alla devozione appresa dall'umile suora polacca.
"Figlia mia, parla a tutto il mondo della mia incommensurabile Misericordia!", esortava continuamente Gesù la sua "segretaria". "Chi tra gli uomini la conosce già?"
Il 22 febbraio 1931 il Signore apparve a Suor Faustina in una visione, così come è rappresentato nell'immagine miracolosa con la didascalia: "Gesù, confido in Te!" Lo stesso giorno il Signore le rivelò anche il desiderio che venisse celebrata solennemente in tutta la Chiesa la Festa della Misericordia la prima domenica dopo Pasqua. "L'Anima che in quel giorno sarà confessata e comunicata, otterrà piena remissione di colpe e di castighi".
Accanto all'immagine miracolosa e a questa festa, Dio ha donato attraverso Suor Faustina anche altri aiuti, molto semplici ma efficaci per supplicare la sua Misericordia per il mondo. Ad essi appartengono in primo luogo la Novena, che Gesù stesso le ha dettato, come anche il Rosario della divina Misericordia e l'Ora Santa, in ricordo dell' ora di morte di Gesù. Per mezzo di innumerevoli grazie esaudite, Dio testimonia la sua fedeltà alla sua promessa, riferita in particolare alla coroncina della Divina Misericordia: "Grandi grazie donerò alle anime che pregheranno questo rosario!"
"Le anime che mi pregheranno con queste parole saranno avvolte dalla mia misericordia per tutta la loro vita e in modo speciale nel momento della morte".

L’IMMAGINE DI GESÙ MISERICORDIOSO
Dal diario:
La sera del 22 febbraio 1931, stando nella mia cella, vidi il Signore Gesù vestito di una veste bianca: una mano alzata per benedire, mentre l’altra toccava sul petto la veste, che ivi leggermente scostata lasciava uscire due grandi raggi, rosso l’uno e l’altro pallido. Muta tenevo gli occhi fissi sul Signore; l’anima mia era presa da timore, ma anche da gioia grande. Dopo un istante, Gesù mi disse: «Dipingi un’immagine secondo il modello che vedi, con sotto scritto: Gesù confido in Te! Desidero che questa immagine venga venerata prima nella vostra cappella, e poi nel mondo intero. Prometto che l’anima, che venererà quest’immagine, non perirà. Prometto pure già su questa terra, ma in particolare nell’ora della morte, la vittoria sui nemici. Io stesso la difenderò come Mia propria gloria».

Mentre pregavo udii interiormente queste parole: «I due raggi rappresentano il Sangue e l'Acqua. Il raggio pallido rappresenta l'Acqua che giustifica le anime; il raggio rosso rappresenta il Sangue che è la vita delle anime... Entrambi i raggi uscirono dall'intimo della Mia Misericordia, quando sulla croce il Mio Cuore, già in agonia, venne squarciato con la lancia. Tali raggi riparano le anime dallo sdegno del Padre Mio. Beato colui che vivrà alla loro ombra, poiché non lo colpirà la giusta mano di Dio».


O Sangue e Acqua
Dal diario:
Oggi Gesù mi ha detto: “Desidero che tu conosca più a fondo l’amore di cui arde il mio Cuore verso le anime e lo comprenderai quando mediterai la mia Passione. Invoca la mia Misericordia per i peccatori; desidero la loro salvezza. Quando reciterai questa preghiera con cuore pentito e con fede per qualche peccatore, gli concederò la grazia della conversione”. La breve preghiera è la seguente: “O Sangue e Acqua, che scaturisti dal Cuore di Gesù come sorgente di Misericordia per noi, confido in Te”.


LA CORONCINA DELLA DIVINA MISERICORDIA
Dal diario:
“Figlia mia, esorta le anime a recitare la coroncina che ti ho dato. Per la recita di questa coroncina mi piace concedere tutto ciò che mi chiederanno. Se la reciteranno i peccatori incalliti, colmerò di pace la loro anima, e l’ora della loro morte sarà serena”.
“Questa coroncina è importante accanto ai moribondi, essa placa l’ira di Dio”.

In principio: Pater, Ave, Credo.

Sui grani maggiori del Rosario:
"Eterno Padre, io ti offro il Corpo e il Sangue, l'Anima e la Divinità del tuo dilettissimo Figlio e nostro Signore Gesù Cristo in riparazione dei nostri peccati e di quelli del mondo intero".

Sui grani minori:
"Per la sua dolorosa Passione, abbi misericordia di noi e del mondo intero".

Alla fine:
"Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale: abbi pietà di noi e del mondo intero" (tre volte).


L’ORA DELLA MISERICORDIA
Dal diario:
“Figlia mia, ogni volta che senti l’orologio battere le tre, immergiti tutta nella mia misericordia, adorandola e glorificandola; invoca la sua onnipotenza per il mondo intero e specialmente per i poveri peccatori, poiché in questo momento venne spalancata per ogni anima. In quell’ora otterrai tutto per te stessa e per gli altri; in quell’ora fu fatta grazia al mondo intero, la Misericordia vinse la giustizia”.


Viaggio nell'inferno di Santa Suor Faustina Kowalska
Dal suo diario apprendiamo quanto segue… 20.10.1936 (II Quaderno)

Oggi, sotto la guida di un angelo, sono stata negli abissi dell'inferno. É un luogo di grandi tormenti per tutta la sua estensione spaventosamente grande. Queste le varie pene che ho viste: la prima pena, quella che costituisce l'inferno, è la perdita di Dio; la seconda, i continui rimorsi della coscienza; la terza, la consapevolezza che quella sorte non cambierà mai; la quarta pena è il fuoco che penetra l'anima, ma non l'annienta; è una pena terribile: è un fuoco puramente spirituale, acceso dall'ira di Dio; la quinta pena è l'oscurità continua, un orribile soffocante fetore, e benché sia buio i demoni e le anime dannate si vedono fra di loro e vedono tutto il male degli altri ed il proprio; la sesta pena è la compagnia continua di satana; la settima pena è la tremenda disperazione, l'odio di Dio, le imprecazioni, le maledizioni, le bestemmie. Queste sono pene che tutti i dannati soffrono insieme, ma questa non è la fine dei tormenti. Ci sono tormenti particolari per le varie anime che sono i tormenti dei sensi. Ogni anima con quello che ha peccato viene tormentata in maniera tremenda ed indescrivibile.

Ci sono delle orribili caverne, voragini di tormenti, dove ogni supplizio si differenzia dall'altro. Sarei morta alla vista di quelle orribili torture, se non mi avesse sostenuta l'onnipotenza di Dio. Il peccatore sappia che col senso col quale pecca verrà torturato per tutta l'eternità. Scrivo questo per ordine di Dio, affinché nessun'anima si giustifichi dicendo che l'inferno non c'è, oppure che nessuno c'è mai stato e nessuno sa come sia. Io, Suor Faustina, per ordine di Dio sono stata negli abissi dell'inferno, allo scopo di raccontarlo alle anime e testimoniare che l'inferno c'è. Ora non posso parlare di questo. Ho l'ordine da Dio di lasciarlo per iscritto. I demoni hanno dimostrato un grande odio contro di me, ma per ordine di Dio hanno dovuto ubbidirmi. Quello che ho scritto è una debole ombra delle cose che ho visto. Una cosa ho notato e cioè che la maggior parte delle anime che ci sono, sono anime che non credevano che ci fosse l'inferno. Quando ritornai in me, non riuscivo a riprendermi per lo spavento, al pensiero che delle anime là soffrono così tremendamente, per questo prego con maggior fervore per la conversione dei peccatori, ed invoco incessantemente la misericordia di Dio per loro. O mio Gesù, preferisco agonizzare fino alla fine del mondo nelle più grandi torture, piuttosto che offenderTi col più piccolo peccato.
Suor Faustina Kowalska

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