domenica 3 aprile 2011

Appello per una soluzione ragionevole e dignitosa

Abbiamo ricevuto questo comunicato-appello realizzato da avv. Alberto Guariso
insieme a don Colmegna e all'avv. Livio Neri, con la richiesta di leggerlo e fondamentalmente "farlo girare", in quanto si parla in concreto del diritto fondamentale alla sopravvivenza e alla dignità di ogni essere umano! Lo proponiamo alla vostra considerazione:


A fronte della  “questione Lampedusa” che da oggi, con i primi arrivi di stranieri, coinvolge direttamente anche la nostra città,  la parola d’ordine miracolosa cui tutti sembrano voler fare riferimento è “clandestini no, rifugiati si”.

A parte l’ovvia considerazione che questa distinzione non può essere operata da un giorno all’altro (la verifica delle condizioni richiede ovviamente del tempo) la pretesa di  separare “emigrazione economica” e “emigrazione politica” non può condurre a una soluzione ragionevole e equa del problema.
I  grandi sconvolgimenti politici e sociali che hanno interessato in questi mesi il nord Africa hanno creato una grave situazione  di incertezza e di difficoltà (si consideri solo il fatto che la Tunisia ha accolto nel giro di poche settimane oltre 100.000 profughi della Libia)  che può sicuramente essere ricondotta alle ipotesi previste dall’art. 20 nel dlgs 286/98 (“rilevanti esigenze umanitarie in occasioni di conflitti o…..eventi di particolare gravità” ).
In tali ipotesi il Governo, come già avvenuto in altre occasioni e in piena armonia con le disposizioni comunitarie in tema di protezione temporanea, può emanare un decreto che consentirebbe agli interessati di transitare legalmente verso gli altri paesi europei ove intendono trasferirsi ovvero di godere di un soggiorno regolare temporaneo in Italia.
In attesa della stabilizzazione della situazione politica in Tunisia e del conseguente ripristino di relazioni internazionali che consentano una più ordinata gestione dei flussi migratori, questa è l’unica soluzione realistica e conforme alle norme di diritto internazionale che è possibile adottare. Altre strade  sono impraticabili e illegali (come quelle di “espulsioni di massa” o di espulsioni immediate,  vietate comunque dalla direttiva 115/08)   sono inefficienti (perché produrrebbero comunque migliaia di “clandestini” che vagano per l’Europa)  e sono in ogni caso lesive del diritto fondamentale alla sopravvivenza e alla dignità di ogni essere umano.
Milano, 1 aprile 2011

Don Virginio Colmegna - Casa della Carità
Alberto Guariso - Avvocati per niente onlus
Livio Neri - Associazione Studi Giuridici Sull’immigrazione – Lombardia

Adesioni  a info@avvocatiperniente.it


Nessun commento:

Posta un commento