lunedì 22 ottobre 2012

Sorridi, il sorriso non ti rovinerà la faccia!


Madre Marianna Cope (1838 - 1918) apparteneva alle suore del Terz’ordine francescano di Syracuse negli Stati Uniti, di cui fu anche superiora generale; morì tra i malati di lebbra nell’isola di Molokai (Hawaii) ai quali dedicò gli ultimi trent’anni di vita. È la terza missionaria proclamata Santa da Benedetto XVI, a causa delle sue virtù eroiche, in occasione della Giornata Missionaria Mondiale di quest’anno.

Suor Marianna ricevette l’invito ad andare ad aiutarlo da San Damiano di Molokai. Si dice che la richiesta d’aiuto da parte di padre Damiano, che non riusciva più a portare avanti l’assistenza ai lebbrosi, fosse stata rivolta a circa 20-30 Istituti di suore, ma molte non accettarono di andare a lavorare tra i lebbrosi. Madre Marianna Cope, in quel periodo ministra generale del suo Istituto, rivolse lo stesso l’invito a tutte le suore e 20 si offrono di andare con lei a Molokai. Ne scelse sei e partì con loro, accompagnandole nelle Hawaii.
Non tornò più in America, restò a servire i lebbrosi fino alla morte: conosceva uno per uno i malati, li chiamava per nome, li istruiva a coltivare la terra arida con arbusti, fiori e alberi, donando loro la dignità di esseri umani non più emarginati ed inutili. Furono fondate anche due case separate per i figli dei lebbrosi, tenuti nella più grande igiene, così che una volta adulti potevano essere inseriti sani nella società.
Madre Marianna promise con sollecitudine alle consorelle che nessuna avrebbe contratto la lebbra per contagio dei pazienti e, fino ad oggi, così è stato. Il Papa presentandola ha ricordato a tal proposito: «Quando ancora si poteva fare poco per quanti soffrivano di questa terribile malattia, Marianne Cope dimostrò l’amore, il coraggio e l’entusiasmo più alti. Ella è un luminoso e forte esempio della migliore tradizione cattolica nell’accudire alle sorelle e dello spirito del suo amato San Francesco».

Nessun commento:

Posta un commento