mercoledì 24 ottobre 2012

Ottobre Missionario - Carità

"Da questo tutti sapranno che siete mie discepoli,
se avrete amore gli uni per gli altri". (Gv 13, 35)


Il dono della fede è realmente vissuto se si realizza nella carità, condividendo l’amore ricevuto da Cristo, con il mondo intero, specie con quanti ancora non lo conoscono. È questo il tema di riflessione proposto questa settimana per il mese dedicato alle Missioni.

Il Papa, concludendo il suo messaggio per la Giornata Missionaria Mondiale, ha sottolineato la necessità che l'annuncio del Vangelo si traduca in carità:
Guai a me se non annuncio il Vangelo!”, diceva l’apostolo Paolo. Questa parola risuona con forza per ogni cristiano e per ogni comunità cristiana in tutti i Continenti. Anche per le Chiese nei territori di missione, Chiese per lo più giovani, spesso di recente fondazione, la missionarietà è diventata una dimensione connaturale, anche se esse stesse hanno ancora bisogno di missionari. Tanti sacerdoti, religiosi e religiose, da ogni parte del mondo, numerosi laici e addirittura intere famiglie lasciano i propri Paesi, le proprie comunità locali e si recano presso altre Chiese per testimoniare e annunciare il Nome di Cristo, nel quale l’umanità trova la salvezza. Si tratta di un’espressione di profonda comunione, condivisione e carità tra le Chiese, perché ogni uomo possa ascoltare o riascoltare l’annuncio che risana e accostarsi ai Sacramenti, fonte della vera vita. Insieme a questo alto segno della fede che si trasforma in carità, ricordo e ringrazio le Pontificie Opere Missionarie, strumento per la cooperazione alla missione universale della Chiesa nel mondo.
Attraverso la loro azione l’annuncio del Vangelo si fa anche intervento in aiuto del prossimo, giustizia verso i più poveri, possibilità di istruzione nei più sperduti villaggi, assistenza medica in luoghi remoti, emancipazione dalla miseria, riabilitazione di chi è emarginato, sostegno allo sviluppo dei popoli, superamento delle divisioni etniche, rispetto per la vita in ogni sua fase.
Cari fratelli e sorelle, invoco sull’opera di evangelizzazione ad gentes, ed in particolare sui suoi operai, l’effusione dello Spirito Santo, perché la Grazia di Dio la faccia camminare più decisamente nella storia del mondo. Con il beato John Henry Newman vorrei pregare: “Accompagna, o Signore, i tuoi missionari nelle terre da evangelizzare, metti le parole giuste sulle loro labbra, rendi fruttuosa la loro fatica”. La Vergine Maria, Madre della Chiesa e Stella dell’evangelizzazione, accompagni tutti i missionari del Vangelo. (Benedetto XVI)
Gli impegni che si è portati ad assumersi, soprattutto durante questa settimana, sono dunque:

  • il verificare la capacità delle comunità cristiane di gesti di carità che rendano credibile l’annuncio del Vangelo alle genti;
  • l'adoperarsi affinché qualsiasi atto di carità compiuto dalle famiglie, tragga origine dall’esigenza di un’autentica testimonianza missionaria.
  • il comprendere che i gesti di condivisione materiale rappresentano, per coloro che vivono la missione in terre lontane, il segno della nostra concreta vicinanza, affinché non si sentano mai abbandonati da noi.
  • l'assicurarsi che in ogni diocesi la Caritas e i Centri Missionari lavorino sempre in piena sintonia, affinché il Vangelo raggiunga chiunque.
  • l'aiutare a far sì che la carità sia l’anima del ministero di tutti i sacerdoti a servizio della missione universale della Chiesa.
  • l'impegnarsi a portare conforto attraverso la solidarietà fraterna, primo segno della carità evangelica, a tutti coloro che nel mondo soffrono in solitudine.
  • il favorire sempre più giovani a scelte di radicale testimonianza cristiana oltre i propri confini, attraverso la proposta di esperienze di volontariato.

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