A Como ho scattato una strana foto. Avevo messo male il selettore delle funzioni fotografiche ed ecco il meraviglioso risultato: dalle candele, poste ai piedi di Gesù, pare alzarsi verso il Cielo una scia luminosa. A me piace pensare che sia lo Spirito Santo che prega incessantemente in noi e per noi.
Oltre che una condivisione, questo vuole essere un appello ai bambini Cavalieri della Luce e ai loro genitori...
L’ordine non è casuale, perché penso che dobbiamo avvicinarci ai piccoli con proposte e non con imposizioni, quando si tratta della loro dimensione spirituale (per esperienza personale e non solo, so di certo che i bambini sono molto più disponibili a parlare di Dio di quanto noi adulti ci immaginiamo) e che ne dobbiamo rispettare la volontà.
Ebbene, chiedo ai bambini e ai loro genitori, compatibilmente con le limitazioni legate all’età e agli impegni scolastici, di partecipare quanto più possibile alle varie attività di evangelizzazione di strada che Nuovi Orizzonti organizza ovunque!
Perché? Perché la Parola di Dio, annunciata da un piccolo, è meravigliosamente potente! Compie meraviglie!
Ve lo testimonio, ve lo posso garantire perché domenica scorsa ho visto all’opera due cavalierini della Luce ed è stata per me un’esperienza stupefacente: mio figlio Nicolò, sette anni e il suo amichetto Alessandro, dieci anni, figlio di Stefania, mia carissima amica e consacrata a Maria nel nostro Carisma a Pentecoste.
Stefania ed io siamo partite nel primo pomeriggio da Concorezzo (forza, Cenacolino di Concorezzo!!!), nella ridente Brianza, per partecipare per la prima volta coi nostri due figli maggiori alla Luce nella Notte a Como.
‘Ce l’abbiamo fatta, Stefy - ho detto alla mia amica non appena salite in auto. Dopo una settimana di corse forsennate fra lavoro, casa, impegni vari, tra mille problemi e contrattempi, non ci pareva vero d’essere finalmente sulla strada per Como. Il viaggio è stata l’occasione per condividere alcune pesantezze, alcune fatiche … ci sentivamo un po’ appesantite.
Ma Dio stava per donarci una giornata memorabile, la giornata più bella che una madre possa sognare di vivere: un grande stupore di lì a un paio d’ore ci avrebbe colte d’improvviso, contemplando i nostri piccoli mentre annunciavano per le strade di Como la Parola del Creatore! Cos’altro può desiderare una mamma?? Quale gioia più grande? Mio figlio, il mio bambino discepolo di Gesù, per le strade del terzo millennio ….
Quando arriviamo a Como, nella stupenda e tanto amata chiesa di San Giacomo, c’è già Gesù, in occasione della giornata particolare organizzata dal Gruppo Medjugorie Como. I nostri figli sanno bene che quel cerchietto bianco sull’altare è il Signore Gesù e con rispetto si inginocchiano. Ma dobbiamo aiutare a preparare l’occorrente per la Luce nella Notte e, dopo un preghiera , andiamo in sacrestia ad arrotolare i messaggi contenenti i passi del Vangelo. Ad un certo punto sento Nicolò che ci invita a fare più velocemente e mi stupisco, perché è di indole piuttosto pigra: ‘C’è poco tempo, dobbiamo essere più veloci’.
Poi indossiamo le casacche arancioni con la scritta ‘EGIOIASIA’ e ‘Tutto passa, solo l’Amore resta’ e ci prepariamo a vivere il momento di preghiera con effusione dello Spirito Santo e a ricevere il mandato. Questa volta, per questioni di tempo, la preghiera è più breve del solito. Mentre, inginocchiata davanti a Gesù, mi volto a guardare i bimbi seduti sulla panca, il mio cuore sussulta di gioia: ‘Grazie, Signore, grazie di tutto ciò che stai facendo nella mia vita. Mi scoppia il cuore di felicità. Penso a mio marito che oggi non c’è perché al lavoro, ma unito nella preghiera. Penso all’altro mio figlio, Emanuele, ancora troppo piccolo per andare per le strade ad annunciare Gesù, ma pieno di amore e di entusiasmo per la vita, penso a tutto l’Amore che sento intorno e dentro me! Penso al mondo intero e vorrei abbracciare ogni uomo e donna. Signore, cosa posso renderti per tutta questa gioia, se non la mia stessa gioia?’.
Quando il Sacerdote impone le mani sulla testa di Nicolò, fiero e deciso ad andare in strada, mi sgorgano caldissime lacrime di gioia … ‘Grazie, Gesù …’.
Usciamo e ci dirigiamo verso il Lago, perché Alessandra Melidonis ci ha annunciato che a sorpresa la veggente Maria è giunta a Como. Oramai sono le 18.30 e fra poco ci sarà l’Apparizione quotidiana della Madonna! Il servizio d’ordine invita i bimbi a salire sull’enorme palco allestito per l’occasione ed Alessandro e Nicolò si avviano senza esitazione. Stefania ed io ci guardiamo commosse e felici. Fra pochi istanti i nostri bimbi riceveranno l’abbraccio di Maria Santissima, saranno ai suoi piedi, forse la sfioreranno ‘fisicamente’ …
Su un maxi schermo vedo l’immagine di mio figlio che recita al microfono il Rosario assieme al suo amico Alessandro e ad altri bambini, Nicolò così riservato e timido … ‘Gesù, è troppo, adesso scoppio davvero di gioia!!’.
Maria appare alla veggente e io sento nel cuore che oggi più che mai tanta grazia verrà riversata nelle strade di Como. E così, con questa certezza, Stefania, Alessandro, Nicolò ed io iniziamo la nostra avventura di evangelizzazione di strada.
Quante volte ho percorso quelle strade, in occasione di altre Luce nella notte … ma questa volta con me ci sono due Cavalierini della Luce ed io ne ho sottovalutata la potenza! Ma come ho fatto a non prevedere che quasi tutti avrebbero ceduto di fronte al loro invito di entrare in Chiesa per incontrare Gesù?? D’altra parte Gesù lo ha detto chiaramente in più occasioni: «Se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel Regno dei cieli» (Mt 18,3). Eccoli qui, i nostri piccoli maestri: i bambini!!!! Noi madri eravamo per le strade ed imparavamo da loro come farci piccole, semplici, disarmate, entusiaste, piene di zelo, discrete, piene di energia.
Ad ogni incontro Alessandro ce la mette davvero tutta per far capire, per invogliare, per esortare e quasi tutte le persone incontrate cedono, ‘anche quelli strani, vestiti di nero, coi jeans stracciati’, nota il piccolo Nicolò che, vincendo la sua timidezza, rinforza e sottolinea con la sua vocina le parole sicure dell’amico più grande.
Ad un certo punto , dopo aver portato in chiesa moltissime persone, mi concedo una pausa in Chiesa. Una piccola manina mi afferra la mano e sento la voce di Nicolò che mi dice: ‘Mamma, forza, dobbiamo andare, c’è tanta gente fuori’!.
E’ vero, non c’è tempo da perdere: Gesù ha fretta di riportare a casa i suoi figli.
Vuole riportare a casa Max che rimane come ipnotizzato dalla scritta sulle nostre casacche ‘Tutto passa, solo l’Amore resta’ e che, una volta davanti a Gesù, non vuole più andarsene via; vuole far festa per due fratelli musulmani che, superando in un istante una montagna di differenze e diffidenze, entrano in Chiesa e pregano con noi. Vuole fasciare le ferite di Gabriella e di Ersilia che hanno il cuore straziato da mille sofferenze.
Tornata a casa chiedo al mio bimbo cosa pensa dell’esperienza vissuta e cosa lo abbia colpito di più: ‘E’ stato bello, mamma. La cosa che più mi è piaciuta è stato quando le persone ci dicevano di ‘sì’ e noi li accompagnavamo da Gesù’. Ha sette anni e avrebbe potuto dirmi che la cosa più fantastica della giornata fosse stata la mega-giocata col Nintendo (che lui non possiede) in auto con Alessandro. Ma, stupendomi ancora, ha colto l’essenziale: la gioia di portare i fratelli a Gesù. La stessa risposta la da Alessandro a mamma Stefania, ricordando qualche giorno dopo la sua prima (e non ultima, come lui stesso ha detto) Luce nella notte.
E allora, forza, cavalierini della Luce, andiamo all’arrembaggio!!! Con la spada della Spirito e l’elmo della salvezza, portiamo a tutti la gioia, la luce, la libertà! Portiamo l’Amore di Gesù.
E noi genitori sosteniamo i nostri figli, non dimenticando mai che i nostri piccoli sono persone la cui libertà è costata il sangue di Gesù Cristo: rispettiamola! Il loro ‘sì’ deve scaturire dal loro cuore …
Egioiasia!
Uniti
Laura
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