giovedì 7 febbraio 2013

Una vita per gli altri


In missione la vita è semplice e piena di gioia. Il lavoro è molto e qualche volta sono stanca, ma non cambierei la vita con nessun altra.
                                        Luisa Guidotti
Medico e missionaria modenese, dal 1966 in Zimbabwe – paese dell’Africa meridionale, precedentemente denominata Rhodesia – si prodigò con totale dedizione per aiutare quella che lei chiamava “la mia gente”. La sua carità, la sua umiltà la portarono a integrarsi completamente nella realtà locale. “Ormai sei proprio una di noi, ti manca solo il colore della pelle”, le dicevano con gratitudine gli abitanti della zona. Quando in Rhodesia iniziò la lotta per l’indipendenza, Luisa si pose dalla parte degli africani oppressi e per questo subì minacce e intimidazioni, venne imprigionata, soffrì moltissimo la solitudine, visse momenti di grande paura. Malgrado tutto rimase al suo posto. Il 6 luglio 1979, mentre da sola, in ambulanza, faceva ritorno al suo ospedale, a un posto di blocco venne colpita e uccisa da raffiche sparate da soldati governativi. Aveva solo quarantasette anni. Dal 1988 il suo corpo riposa nel duomo di Modena. Nel 1996 è iniziato il processo di beatificazione.

“Quello che è importante è vivere in sincerità, nella nostra limitatezza, davanti al Signore e lasciarsi umilmente guidare da Lui che non ha per niente bisogno dì grandi mezzi per fare grandi cose. Anche strumenti poveri come Luisa, se docili, sono sufficienti per Lui. È bello darsi ogni giorno un po’ di più, essere completamente e con fiducia nelle mani del Padre e chiedere, allo Spirito Santo che è in noi, di insegnarci a fare la volontà del Padre.”

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