lunedì 7 novembre 2011

Visite natalizie alle famiglie

Iniziano questa settimana nella nostra parrocchia le visite natalizie nelle case delle famiglie della parrocchia; oltre che essere occasione incontro, le visite permetteranno di trasmettere a tutti l’invito dell'Arcivescovo a prendere parte attiva a Family 2012, l'incontro mondiale che avrà luogo il prossimo anno a Milano e che, su indicazione del Papa, affronterà i temi della famiglia in relazione al lavoro e alla festa.
"Il prossimo Incontro Mondiale delle Famiglie costituisce un'occasione privilegiata per ripensare il lavoro e la festa nella prospettiva di una famiglia unita e aperta alla vita, ben inserita nella società e nella Chiesa, attenta alla qualità delle relazioni oltre che all'economia dello stesso nucleo familiare."
Benedetto XVI


Riportiamo a tal proposito anche alcune considerazioni dell'Arcivescovo contenute nell'Agenda Pastorale 2011-2012.

La visita alle famiglie, nel periodo precedente il Natale o dopo la Pasqua, costituisce un’occasione privilegiata di incontro con tutte le famiglie del territorio, per trasmettere loro l’invito a prendere parte attiva all’Incontro mondiale delle famiglie.
Già nel Percorso pastorale dello scorso anno (In cammino con san Carlo, pp. 55-58) si era insistito sulla opportunità di vivere la Visita alle famiglie come momento caratteristicamente missionario, come occasione per incontrare le persone nel loro contesto di vita, “là dove esse vivono, amano, soffrono”. L’esperienza positiva dell’anno scorso suggerisce di rilanciarla con questo stesso stile, coinvolgendo l’intera comunità, comunicando che la visita alle famiglie sarà caratterizzata quest’anno dal riferimento all’Incontro mondiale. (...)
Nei giorni dell’Incontro, l’accoglienza significherà soprattutto lasciarsi interpellare da stili di vita personali e familiari differenti dai nostri, in grado di trasmettere ugualmente la verità del “vangelo della famiglia”. In questo cammino ciascuno sarà al tempo stesso guida e compagno di viaggio per l’altro. Potremo soprattutto riscoprire il vero significato della mondialità, che richiede disponibilità a riconoscere sia la straordinaria rilevanza della presenza di migranti tra noi (e il relativo apporto alla nostra vita sociale, anzitutto sul piano lavorativo e familiare) sia l’altrettanto poco conosciuta rilevanza sul piano religioso ed ecclesiale.
Sotto questo aspetto, la mondialità è occasione per un rilancio del dialogo ecumenico e interreligioso, come pure per lo sviluppo di temi come la missionarietà, tratto essenziale della testimonianza ecclesiale. Occorrerà valorizzare, anche a questo riguardo, le riflessioni e le proposte maturate in questi anni dall’Ufficio per la  Pastorale missionaria, dall’Ufficio per la  Pastorale dei migranti e dal Servizio per l’Ecumenismo e il dialogo.


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