mercoledì 8 maggio 2013

Prima martire del creato



Suor Dorothy Stang, missionaria statunitense naturalizzata brasiliana, conosciuta come l'ambientalista amazzonica, fu assassinata il 12 febbraio 2005 mentre si trovava in un accampamento di contadini senza terra, a circa 50 Km dalla città di Anapu, nello stato brasiliano del Parà.

Vi era andata per prestare solidarietà a quelle famiglie che stavano ricevendo minacce di morte dai proprietari terrieri del posto. Lei stessa era stata oggetto di ripetute minacce, ma, anche quella sera come sempre, aveva dormito in una capanna dell’accampamento. Il mattino seguente, ripreso il viaggio di ritorno con il suo zainetto, nel quale custodiva una piccola Bibbia, da cui prendeva alimento e luce per essere tra la gente segno di speranza e di un Dio amore che ascolta il grido dei poveri, fu presto affiancata da due noti pistoleri che, estratte le armi, spararono su di lei 5 colpi, per poi fuggire lasciando il suo corpo sulla nuda terra della spiaggia.
Lottò per difendere la foresta amazzonica dalla fame di soldi dei latifondisti, dove tutto si trasforma in distruzione, rapina, morte. La sua lotta diventa lotta per salvaguardare il creato: “Non fuggirò e non abbandonerò la lotta di questi contadini che non hanno protezione, nel mezzo della foresta. Loro hanno il diritto sacro a una vita migliore, in una terra dove possano vivere e produrre con dignità”.
In un’altra occasione aveva dichiarato: “Preferisco parlare di vita, non di morte. Credo in Dio e che Lui sta con me. La gente sogna una vita migliore, non ho tempo per pensare a qualcosa di negativo. Ma se loro mi uccideranno, vorrei essere seppellita in Anapu, vicino a questa gente umile. Per me niente sostituisce la gioia di veder felice questo popolo”.

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