giovedì 22 novembre 2012

Un cammino di solidarietà e condivisione


L’Ufficio diocesano per la Pastorale Missionaria, in collaborazione con la Caritas Ambrosiana, propone per l’Avvento di quest’anno, di sostenere economicamente alcuni progetti di sviluppo in quattro paesi dove operano le missioni diocesane. Conoscere i progetti è un primo passo per intraprendere un cammino di solidarietà e condivisione nei confronti di chi è in grave necessità.

Giordania
SOLIDARIETÀ E ACCOGLIENZA VERSO I PROFUGHI SIRIANI
Luogo dell’intervento è Mafrak nel patriarcato di Gerusalemme; destinatari sono invece i rifugiati siriani in fuga dalla guerra. Gli obiettivi generali sono di offrire assistenza sanitaria alle famiglie fuggite dal loro Paese a causa della guerra civile, ma soprattutto quelle in situazioni più fragili e vulnerabili.

Dall’inizio della guerra civile esplosa in Siria, sono circa 100.000 i rifugiati siriani entrati in Giordania e costretti a vivere in condizioni disperate. La rete Caritas ha attivato un servizio di accoglienza e di ascolto. L’attività cerca di soddisfare quelli che sono i bisogni primari delle persone, ma va anche oltre, cercando di far crescere la fiducia nel dialogo e la conoscenza reciproca dei valori di solidarietà, anche considerato che tutte le famiglie accolte dalle comunità cristiane sono musulmane.
Il progetto prevede l’acquisto e l’allestimento di una clinica mobile (ambulanza attrezzata con personale infermieristico e medico) in grado di effettuare molteplici esami sanitari di diverso tipo per le popolazioni profughe accolte nei campi o presso abitazioni private in diversi villaggi nel nord del Paese. Particolare attenzione sarà riservata alle fasce più deboli: bambini, anziani e disabili.


Moldova
SOSTENERE MAMME FRAGILI, PER FORMARE FAMIGLIE FORTI
A Chisinau giovani mamme vivono situazioni di difficoltà sia prima sia dopo il parto, sperimentando situazioni di precarietà a livello sia educativo che psicologico.

Sostenendole, dando supporto economico affinché acquisiscano autonomia e diventino in grado di rispondere ai bisogni dei loro bambini, e trasmettendo loro una formazione sanitaria, si favorisce il reinserimento nella loro famiglia e nella comunità.
In Moldova, i dati che riguardano le donne sono agghiaccianti: spesso sono oggetto di violenze domestiche e, siccome sono totalmente impreparate ad affrontare la condizione legata al parto, spesso interrompono le gravidanze o abbandonano i bambini nati. Nella maggior parte dei casi vengono allontanate dalla famiglia incapace di sopportare lo stigma sociale.
Il Centro Maternale, realizzato da Missione Sociale Diaconia e sostenuto da Caritas Ambrosiana, accoglie fino a 10 coppie madre-bambino, che risiedono presso la struttura. Altre 35 mamme ricevono un sostegno frequentando il centro diurno. Il progetto prevede l’attivazione di centri di ascolto, di sostegno competente, la costituzione di gruppi di auto-aiuto tra mamme, l’accompagnamento educativo e la preparazione per il reinserimento in famiglia o in comunità.


Albania
DUE SEGNI DI PACE E DI SPERANZA
Due progetti nella diocesi di Sapa, di cui il primo vuole educare alla pace e alla non-violenza i 200 ragazzi in età scolastica della missione cattolica di Blinisht.
Nel nord dell’Albania la Gjakmarrja, la faida di sangue, è uno dei problemi sociali più tragici. Questo fenomeno è il cosiddetto fenomeno vendetta ovvero l’obbligo che impone ai figli o parenti di un criminale o presunto tale di rimanere reclusi nelle proprie abitazioni, pena la morte per vendetta.
Il progetto sosterrà l’attività degli Ambasciatori di Pace che attraverso quattro diverse attività sensibilizzano i giovani ai temi dell’educazione civica, della pace e della nonviolenza.


L’altro progetto ha come destinatari gli assistenti pastorali, i catechisti e adulti sensibili e interessati a intraprendere un cammino di formazione pastorale nella regione di Tropoja, in modo da dare impulso alle attività pastorali di animazione e educazione.
Nella diocesi di Sapa dal 1994 operano le suore Francescane missionarie del Sacro Cuore, svolgendo il loro servizio pastorale in una situazione molto precaria. La presenza saltuaria di un sacerdote comporta la necessità di formare collaboratori laici che affianchino le suore nell’opera di evangelizzazione, proponendo la catechesi a fianco delle religiose e dedicando energie, tempo e competenza alle comunità.


Camerun
CASA DI ACCOGLIENZA PER GIOVANI STUDENTI
Nella parrocchia di Christ Roi, nella diocesi di Bertoua, una provincia dell’est in Camerun, si darà ospitalità a giovani ragazzi studenti che vivono lontano dalle loro famiglie, affinché vivano in un ambiente sano, per dare loro la possibilità di continuare gli studi.

Molti ragazzi non avrebbero la possibilità di continuare gli studi perché le scuole sono situate a distanze notevoli da casa propria. L’internato attualmente ospita 26 giovani, provenienti da diverse regioni del Camerun, del Ciad e del Centrafrica, che frequentano la scuola superiore e la scuola media. La struttura è fatiscente e manca dell’uso di alcuni servizi primari.
Il progetto prevede la dotazione di una pompa che fornisca l’acqua direttamente alla struttura, l’attivazione dell’impianto elettrico, la fornitura di utensili e attrezzature per la cucina e di mobili adeguati per il dormitorio.

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