lunedì 15 luglio 2013

Servire Gesù nelle sue membra

Ricorre oggi la Festa di San Camillo.


Da anni i Padri Camilliani sono attivi in territori tra i più poveri del mondo, come Haiti, Georgia e Armenia, dove sono presenti con le loro  missioni, dando risposte al bisogno di salute di popolazioni altrimenti abbandonate a se stesse.

In sistemi sanitari come - ad esempio - quello africano, che non garantisce affatto il diritto alla salute per tutti, ma solo, in misura molto ridotta, a coloro che hanno un reddito, la realtà del St. Camillus di Karungu è diventa un paradigma di servizio per i più poveri e sofferenti di questa regione.

L’ospedale ha iniziato la sua attività nel 1997. Ora ha una capienza di 150 posti letti ed è  fornito di tutti i servizi necessari ad un ospedale che si rispetti. L’ospedale non limita la sua attività all’assistenza e cura delle persone ammalate, ma cerca di promuovere educazione alla salute e prevenzione con una particolare attenzione al problema Aids: promuove incontri e seminari, incoraggia gruppi di solidarietà tra persone affette o infette da Aids.

Tutti gli ammalati hanno diritto alle cure possibili, ad una assistenza adeguata ed al rispetto. Questo atteggiamento non può non coinvolgere ancora di più quando si scorge che gran parte degli ammalati da AIDS sono vittime innocenti. 
Mamme e bambini ma anche uomini sono spesso vittime solo per situazioni e tradizioni non ricercate ma piuttosto imposte, a volte in fedeltà alla propria famiglia.


L’ospedale cerca di offrire una cura, garantire agli ammalati l’assistenza sanitaria, il vitto, e tutto il necessario che una persona ricoverata necessita in un contesto di attenzione e rispetto. Ed é solo offrendo e facilitando nella società questi atteggiamenti di attenzione, rispetto ed amore che si rende più credibile la promozione di educazione e prevenzione. In più si creano le basi per una società non egoistica ma viva e fondamentalmente buona.
 

All’ammalato viene chiesto, quando è possibile, di contribuire economicamente, anche se questo non è assolutamente sufficiente per la gestione ordinaria della struttura. La sussistenza dell’ospedale e la qualità del servizio sono possibili solo grazie alla Provvidenza e all’aiuto di tante persone sensibili.

Nell’ottica di garantire assistenza sanitaria a tutti coloro che ne hanno bisogno, con particolare focus sulle fasce della popolazione più vulnerabili, esiste il programma “Fondo Buon Samaritano” della Fondazione Prosa, per sostenere e garantire una cura a tutti coloro che versano nell’indigenza.


San Camillo de Lellis si convertì a nuova vita dopo una giovinezza passata sui campi di battaglia, come soldato di ventura; si dedicò allora all'assistenza ed alla cura  dei malati, dei poveri, di tutti i bisognosi di aiuto, fondando l'Ordine dei Chierici Regolari Ministri degli Infermi.  La sua  spiritualità nasce dall'invito paolino  di "servire Gesù nelle sue membra". Camillo non solo prese alla lettera questo invito  ma lo fece proprio e lo praticò sino  alle vette più alte, insegnando ai suoi figli a fare altrettanto, considerandosi servi di quell'unico vero e solo padrone e signore, che deve essere il malato.

I Religiosi e le Religiose Camilliane sono sacerdoti, medici, psicologi, infermieri e hanno per vocazione specifica l'assistenza agli infermi. Sono presenti in centri di aiuto  sparsi in tutto il mondo per  malati  di Aids, bambini denutriti, disabili, case di soggiorno per anziani, ospedali, case di cura, poliambulatori, lebbrosari, comunità terapeutiche e di accoglienza per i senza fissa dimora. I Camilliani sono inoltre attivi come cappellani in molti ospedali, hanno centri di formazione sanitaria per  volontari e laici, consultori familiari e animano associazioni nel mondo della salute. Sono presenti anche con iniziative culturali: a Roma hanno costituito l'Istituto Internazionale di Teologia Pastorale Sanitaria Camillianum come centro di ricerca e di approfondimento specifico delle tematiche attinenti alla teologia sanitaria pastorale.

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