«La Festa della Vita è celebrare
Gesù risorto e vivo in mezzo a noi, è la sua Risurrezione che si fa viva negli
occhi, nel sorriso, nei volti luminosi di giovani e famiglie un tempo morti
nelle tenebre e oggi vivi grazie alla forza della Misericordia di Dio, che è
mille volte più grandiosa e travolgente del nostro peccato. Vogliamo in questi
giorni testimoniare con gioia a tutti che il perdono di Dio ha risollevato le
nostre vite, facendole rinascere nella speranza. Vieni anche tu… a far festa al Dio
della Vita! Ti aspettiamo con tanta gioia!»
Madre Elvira
La Festa della Vita, che quest’anno si celebrerà dall’11 al 14 luglio sulla collina di Saluzzo, è un grande incontro internazionale di fede, di lode e di gratitudine al Dio della vita in ricordo della nascita della Comunità Cenacolo. Il 16 luglio 1983, festa della Madonna del Carmine, Madre Elvira saliva sulla collina di Saluzzo con le chiavi di quella che sarebbe divenuta la Casa Madre di quest’opera: quel giorno è nata la Comunità Cenacolo! Nel luglio 1993, in occasione del decimo anniversario, per la prima volta si è svolta la Festa della Vita, diventata poi negli anni un raduno per migliaia di giovani, famiglie e amici della Comunità provenienti da vari paesi del mondo, che ogni anno salgono sulla collina di Saluzzo per vivere insieme quattro giorni di preghiera, catechesi, testimonianze nella gioia del Signore Risorto che continua a donare la vista ai ciechi, a liberare i prigionieri, a rialzare chi è caduto.
Madre Elvira
La Festa della Vita, che quest’anno si celebrerà dall’11 al 14 luglio sulla collina di Saluzzo, è un grande incontro internazionale di fede, di lode e di gratitudine al Dio della vita in ricordo della nascita della Comunità Cenacolo. Il 16 luglio 1983, festa della Madonna del Carmine, Madre Elvira saliva sulla collina di Saluzzo con le chiavi di quella che sarebbe divenuta la Casa Madre di quest’opera: quel giorno è nata la Comunità Cenacolo! Nel luglio 1993, in occasione del decimo anniversario, per la prima volta si è svolta la Festa della Vita, diventata poi negli anni un raduno per migliaia di giovani, famiglie e amici della Comunità provenienti da vari paesi del mondo, che ogni anno salgono sulla collina di Saluzzo per vivere insieme quattro giorni di preghiera, catechesi, testimonianze nella gioia del Signore Risorto che continua a donare la vista ai ciechi, a liberare i prigionieri, a rialzare chi è caduto.
Nell’occasione del XXX anno di
nascita della Comunità, che provvidenzialmente si inserisce nell’Anno
della fede che la Chiesa universale sta celebrando, si vuole
testimoniare e rinvigorire quel tesoro prezioso che è stato all’origine della storia
della Comunità stessa: la fede. Come Maria, come gli
Apostoli, come tanti uomini e donne che in questi 2000 anni di storia cristiana
sono stati toccati dall’Amore e dalla Misericordia di Dio, anche Madre
Elvira è stata chiamata da Dio a portare nelle tenebre del nostro mondo la Luce
della fede, credendo alla promessa che Dio le aveva messo nel cuore. E non solo
la Comunità è nata per la fede, ma è cresciuta, si è sviluppata e vive in forza
della fede: è questo il nostro pane quotidiano, il cammino
che la Comunità vive e la proposta che fa a coloro che bussano alle sue porte morti,
perché possano rinascere a vita nuova. Quest’anno la frase della Parola di Dio
scelta da Madre Elvira per illuminare i giorni della festa sarà: «Beata
Colei che ha creduto» (Lc 1,45); la fede di Maria è l’inizio della
storia della salvezza e ogni persona che come Lei crede alla Parola, permette a
Dio di operare nella storia umana il miracolo più grande: la salvezza
dell’uomo.
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