sabato 21 aprile 2012

Siccità in Corno d'Africa


La Fondazione PRO.SA ong onlus ha aperto una sottoscrizione a sostegno dell'intervento camilliano nei campi profughi nella zona di Wajir, al confine tra Kenya e Somalia.
 
L’intervento di Fondazione PRO.SA e dei suoi partners non si ferma con la fine dell’emergenza, decretata dalle Nazioni Unite venerdì 3 febbraio. È di fondamentale importanza promuovere interventi sostenibili nel lungo periodo, rimuovendo o limitando le cause che hanno generato l’emergenza attraverso la realizzazione di programmi integrati che mirino al collegamento tra emergenza, ricostruzione e sviluppo, e che aiutino le comunità locali ad essere i principali artefici della ricostruzione e del proprio auto – sviluppo.

Programma distribuzione cibo: è stato distribuito cibo a 2.956 bambini, con età tra i 4 e i 5 anni. Ad ogni famiglia, registrata nel campo profughi, viene consegnato un primo pacco contenente 6 kg di maizena, 6 kg di fagioli e 4 kg di riso. Il costo di un singolo pacco è di 10 euro.


La prima distribuzione ha permesso di facilitare l’operazione di screening dei bambini malnutriti dei villaggi. Lo screening, attraverso due misure: MUAC (circonferenza braccio) e l’indice di massa corporea (BMI), permette di classificare i vari livelli di malnutrizione. I bambini che soffrono della forma più acuta, vengono seguiti, con maggiore, attenzione tra il 2° e il 6° ciclo di distribuzione cibo.


Il 30% dei bambini visitati è risultato affetto da malnutrizione acuta. Per la fine di aprile si è previsto di ridurre il numero di bambini malnutriti del 5%.
L’obiettivo è quello di raggiungere circa 9mila bambini con programmi nutrizionali adeguati.

Programma sanità: a dicembre sono iniziate le visite ai villaggi, mediante clinica mobile, al fine di attivare programmi di educazione sanitaria di base, con la collaborazione delle madri, dei sanitari e degli anziani dei villaggi. A gennaio, sempre con la clinica mobile, è iniziato lo screening per gli adulti in modo da identificare anche gli anziani costretti all’immobilizzazione.



L’obiettivo è quello di continuare l’attività sanitaria con clinica mobile nei vari villaggi per raggiungere 2mila anziani, in particolare quelli immobilizzati.

Progetto acqua potabile: è stata ultimata la realizzazione del primo pozzo con pompa funzionante ad energia solare nella località di Lakoley, a nord di Waijr. L’uso di energia rinnovabile taglierà del 75% i costi di mantenimento della pompa. Ne beneficeranno 10mila persone.



La carestia nel Corno d'Africa è arrivata a colpire, secondo l'Onu, più di 11.6 milioni di persone. Si stima che 1.26 milioni di bambini nel sud della Somalia necessitino di cure immediate e che 640.000 siano gravemente malnutriti.


Si intende realizzare un secondo pozzo con pompa funzionante ad energia solare nella zona sud di Waijr. Il nuovo pozzo garantirà acqua a qualche migliaio di persone e agli allevamenti di bestiame della zona.

Nessun commento:

Posta un commento