domenica 15 aprile 2012

La Festa della Divina Misericordia...

... e l'importanza delle rivelazioni private.


Premettendo il ruolo fondamentale della Grande Rivelazione già completa in se stessa, è comunque bene per tutti i fedeli conoscere l'importanza delle rivelazioni private, proprio partendo da un episodio che accadde durante l'ultima cena: ossia, quello dell'apostolo Giovanni che pone il capo sul seno di Gesù e ne percepisce i battiti di un amore sviscerato per l'umanità.

Vari sono i santi che hanno parlato di questo Cuore di Dio, ma la prima a rivivere l'esperienza di S. Giovanni e a sentirsi coinvolgere da quell'amore è Santa Gertrude.

Tuttavia è solo alla fine del 1600, attraverso la rivelazione del Sacro Cuore a Santa Margherita Maria Alacoque, che traspare chiaramente il messaggio per l'umanità.


Messaggio, purtroppo recepito solo in parte come devozione personale o familiare, mirata a porre al centro dell'attenzione il simbolo della vita e dell'amore.
Pochi sanno che il messaggio di Gesù non era inteso, in modo così riduttivo, ad essere una semplice devozione.

Agli inizi del novecento vi è l'apparizione di Gesù alla serva di Dio Madre Luisa Margherita Claret de la Touche, una suora francese di origini nobili, riparata a Vische, in Piemonte, con le consorelle a seguito delle persecuzioni contro il clero e fondatrice dell'Opera dell'Amore Infinito.
A lei, Gesù mostra la ferita del costato dicendo di essere il misericordioso e chiedendo che il suo ordine preghi per i sacerdoti affinché siano strumenti della sua misericordia,  secondo il suo Cuore.


Il quadro che la mistica dipinge con le proprie mani è chiaramente un preludio dell'icona di “Gesù misericordioso” che doveva essere per l'umanità.

Nel 1931 Gesù appare a Santa Faustina Kowalska nella visione dei raggi che scaturiscono dal suo cuore trafitto, uno rosso e uno bianco, il sangue e l'acqua, simbolo della sua infinita misericordia.
Un Dio con il costato trafitto che rivela la sua Natura Misericordiosa, un Dio che ha compassione degli uomini e desidera guarirli e stringerli al suo cuore misericordioso affinché tutti, trasformati dalla sua misericordia, possano a loro volta essere misericordiosi.


“E' l'amore che converte i cuori e dona la pace” sono le ultime parole scritte personalmente da Giovanni Paolo II, in occasione della domenica in Albis per la cerimonia del Regina Coeli, la preghiera che dopo Pasqua sostituisce l'Angelus. E poi ancora: “Questo Mistero d'amore sta al centro della liturgia della Domenica in Albis, dedicata al culto della Divina Misericordia”.
(Renata Polli)                               

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