venerdì 31 agosto 2012

Chi ha molto ricevuto deve dare molto


Il Servo di Dio Marcello Candia ha speso la vita per gli altri, esempio di radicalità evangelica fondata su una pietà estremamente semplice. Nonostante tre infarti e una grave operazione, Marcello Candia lavorò fino all’ultimo (31 agosto 1983), dando fra l’altro vita alla Fondazione Dottor Marcello Candia con il compito di continuare le sue opere in Brasile e di tramandarne l’ispirazione evangelica.

Scopo della fondazione è quello di concorrere con aiuti e sussidi alla promozione, costituzione e funzionamento di opere di carattere missionario e caritative destinate ai malati, ai lebbrosi e ai poveri del Brasile, con particolare riferimento alla Regione Amazzonica, ivi compresa la ricerca scientifico-sanitaria per raggiungere gli scopi stessi.


Marcello nacque a Portici il 27 luglio 1916 da genitori milanesi, terzo di cinque fratelli e sorelle.

La madre gli diede una forte educazione alla vita di fede e alla carità verso i poveri, il padre lo educò al sacrificio, al lavoro, all’onestà nella professione.

La morte della mamma Bice, avvenuta quando Marcello aveva 16 anni, rappresenta una svolta fondamentale nella sua vita: si consacra totalmente a Dio e ai poveri, impegnandosi a fondo nello studio, nella preghiera, nell’aiuto ai poveri. Si laureò in Chimica, in Farmacologia e in Biologia.

Già prima dell’ultima guerra mondiale compie viaggi in Brasile e in Medio Oriente, rimanendo colpito dalla povertà di quei popoli e dal lavoro dei missionari.

Negli anni dal 1945 a l 1965, quando parte per l'Amazzonia, Marcello Candia dirige e potenzia l’industria chimica fondata dal papà Camillo, ma nello stesso tempo inizia e finanzia numerose opere di carità e missionarie: l’ALAM (Associazione Laici in Aiuto alle Missioni), la Scuola di medicina per missionari presso l’Università di Milano, il “Collegio internazionale per gli studenti d’oltremare”, il “Segretariato di cooperazione missionaria”, il Villaggio della madre e del fanciullo per le ragazze madri, la rivista “La Missione” da lui fondata.

La sua vocazione missionaria viene dai Cappuccini che frequentò fin da ragazzo per aiutare le loro opere per i poveri. Il cappuccino p. Daniele da Samarate, morto lebbroso in Amazzonia, diventa per Marcello un ideale di vita.


Nel 1948 incontra mons. Aristide Pirovano, missionario del PIME (Pontificio Istituto Missioni Estere), poi vescovo di Macapà alle foci del Rio delle Amazzoni, che lo invita a andare con lui in Amazzonia per fondarvi un ospedale.

Passano quasi vent’anni prima che Marcello possa realizzare questa sua scelta di vita, anche perché nel 1955 la fabbrica di Milano viene distrutta da un grave incidente. Ricostruita la fabbrica e pagati i debiti, Marcello vende la sua industria e parte per Macapà nel giugno del 1965.

Nei 18 anni trascorsi in Brasile, costruisce a Macapà il più grande ospedale dell’Amazzonia (poi donato ai Camilliani) e altre opere di assistenza e promozione umana: iniziative a favore dei lebbrosi, dei poveri e dei carcerati, centri sociali alla periferia della città, asili nido, scuole pe infermiere e centri educativi, case per il recupero degli handicappati e dei ragazzi abbandonati. Inoltre due conventi di clausura a Macapà e a Belo Horisonte, in cui chiama le Carmelitane di Firenze, per l’animazione delle opere attraverso la preghiera.


Si definiva un semplice battezzato e diceva spesso che «chi ha molto ricevuto deve dare molto». È un modello e una provocazione per tutti gli uomini di buona volontà. D’altra parte, «di fronte ai poveri, agli ammalati, specialmente ai lebbrosi, tu non sei ricco, laureato o famoso: sei soltanto uomo, con la stessa dignità che – per quanto dolorosamente nascosta – risplende in ognuno di loro»

Il 12 gennaio 1991 il Card. Carlo Maria Martini ha dato inizio al processo diocesano per la Causa di Canonizzazione del Servo di Dio Marcello Candia che è stato solennemente chiuso l’8 febbraio 1994.
Il 15 luglio 1998 si è conclusa la realizzazione della Positio super virtutibus di Marcello Candia che è stata protocollata presso la Congregazione per le Cause dei Santi in Vaticano.

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