giovedì 31 marzo 2011

per l'ultima volta ... dal Burundi, ripartendo dalla prima!!!

Ieri ci ha scritto la nostra amica Daniela, missionaria laica, che si appresta a lasciare il Burundi dopo quasi due anni di permanenza:

Siamo ormai agli sgoccioli ...
Una manciata di immagini e pensieri per salutare il “mio” Burundi.
 
Daniela
 

Segue una fitta lettera in cui ci confidava i suoi stati d’animo e un ultimo frammento della sua esperienza, concludendo:

A prevalere è però la gratitudine per un’esperienza umana e professionale che è stata intensa e ricca, per questi due anni in Burundi che, pur nelle difficoltà che ho dovuto affrontare, mi hanno fatta crescere e maturare.



Pensiamo con questo di non aver svelato ancora molto, per cui vorremmo ripercorrere insieme a voi questa avventura fin dall’inizio, attraverso alcuni scritti e delle immagini che periodicamente ci inviava, in modo da suscitare in voi gradualmente l’interesse per la sua esperienza, nella speranza tra qualche settimana di poterla incontrare per una serata in Parrocchia, per poter aprire un'interessantissima finestra sul mondo contraddittorio e frenetico della cooperazione internazionale!

Ecco quindi il resoconto dei preparativi alla partenza:

Carissimi,

 vi chiedo umilmente scusa per il mio silenzio… sono diventata un vero disastro informatico!!!
Approfittando di questo ventoso pomeriggio, tenterò di riassumere per voi le ultime novità di questo periodo.

Come sapete, sono rientrata in Italia a fine gennaio, soffrendo non poco … e non solo per il gelido clima invernale a cui non ero più abituata! 
Il distacco precedente dall'Africa é stato (ed é tuttora) pieno di "strascichi emozionali", ma per tutta una serie di ragioni credo di aver fatto la scelta migliore decidendo di tornare in Italia.
La fase del riadattamento – sempre delicata per chi rientra dopo un lungo soggiorno all’estero – è stata meno sconvolgente del previsto: chiaramente all’inizio ero un po' frastornata dall'impatto con la frenesia ed il consumismo occidentale, ma dalla mia ho avuto la fortuna di ritrovare amici, familiari e tante persone accoglienti ed affettuose che mi hanno dato una mano a riambientarmi.
É inevitabile sentirsi un po' stranieri a casa propria, dopo anni passati in un altro continente, tanto intensi sotto tutti i punti di vista, ma d'altra parte - pur se con un po' di irrequietezza - mi sento davvero accompagnata dal Signore anche in questa nuova tappa del cammino, per cui sono abbastanza serena e fiduciosa.
La difficoltà più grande, fino a poco tempo fa, riguardava il mio futuro professionale: con l'attuale crisi economica, ho faticato non poco a reinserirmi nel mondo del lavoro. Ho valutato tantissime proposte anche all’estero … ma evidentemente in quel momento Qualcuno mi voleva in Italia ed ha fatto sì che non mi si presentasse nessuna concreta possibilità di ripartenza (cosa che – lo ammetto – mi ha mandata abbastanza in crisi…).
Dallo scorso aprile ho trovato lavoro presso un
istituto privato specializzato nel settore alberghiero e turistico. I master universitari organizzati da questa scuola sono frequentati anche da molti studenti stranieri.  Sono quindi a tutti gli effetti rientrata nel mondo del lavoro nel mio ambito, quello dell'insegnamento dell'italiano come lingua seconda. A dire il vero, se da una parte ho ringraziato il cielo per questa possibilità (in questi tempi di crisi é già tanto non rimanere a casa...), ammetto di averla considerata da subito solo una sistemazione temporanea, una base per poter cercare con calma un'alternativa migliore, sia perché l’attuale contratto non mi permetteva di pensare al futuro con un minimo di stabilità, sia perché in me era ancora forte il desiderio di misurarmi con contesti diversi…
...l’Africa? Confesso che il giorno in cui ho firmato il contratto di lavoro, da qualche parte in fondo a me ho sentito una forte stretta ed una grande tristezza! Mi piaceva pensarmi di nuovo in Africa, in un contesto dinamico, "vero", genuino....e l'unica porta che invece mi si é aperta é stata quella di una scuola milanese d'élite, di una grigia vita da pendolare, di un mondo di cui apprezzo tante cose, ma in cui mi sento un po’ soffocare, o che comunque non volevo ri-affrontare in questa dimensione!!!  

Le novità, però, non erano finite: alcune settimane fa sono infatti stata contattata da una grande ONG italiana, che – essendo legata al carisma salesiano - si occupa soprattutto di formazione e educazione nel Sud del mondo. Dopo aver superato le selezioni, ho accettato una proposta di lavoro.  Partirò presto per Bujumbura, capitale del Burundi, dove svolgerò le funzioni di project manager educativo in un grande progetto di educazione di bambini di strada e formazione professionale per i giovani.  Venerdì prossimo finirò di lavorare e domenica 14 partirò per 3 settimane di formazione tecnica; a seguire, la partenza per l'Africa, con in tasca un contratto di 2 anni. Non so ancora la data ma credo che la partenza sarà immediata.
Questa tempistica cosi tirata in realtà non mi piace molto: avrei preferito fare le cose con calma, prendermi il tempo di riflettere bene sul da farsi e salutare le persone a me care...ma non me ne é stata data la possibilità. Purtroppo la cooperazione internazionale é così. Prendere o lasciare!

Mi accingo a vivere questa nuova avventura con tanto entusiasmo, ma anche con alcune paure legate al futuro. Dopo 3 anni via da casa sono più consapevole di quello che mi aspetta … e di quello che lascio, partendo di nuovo. Una cosa però é certa: la Daniela che nel 2005 ha scelto di partire come missionaria laica é la stessa persona che oggi parte come cooperante! Le motivazioni sono le stesse, per cui spero davvero che anche in questo nuovo ruolo ci sarà spazio per una testimonianza di vita e di fede il più possibile coerente con i miei ideali, anche se in un ruolo molto diverso.

Purtroppo, data la tempistica folle a cui mi stanno sottoponendo, temo proprio di non riuscire a salutarvi tutti… Vi invito dunque a farvi vivi per primi e ad essere molto molto adattabili, perché purtroppo in questo momento io sono completamente per aria, alle prese con mille problemi tecnici e burocratici legati all’imminente partenza!!!
Di certo, anche se fisicamente molto lontana, farò del mio meglio per non perdere i contatti e per condividere con voi questa mia nuova esperienza africana.
Voi farete lo stesso?!

Un abbraccio forte a tutti e a ciascuno,

Daniela

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