sabato 8 giugno 2013

Uscire sempre per annunziare Gesù Cristo

Durante l’Udienza dedicata agli studenti delle scuole gestite dai Gesuiti in Italia e Albania, Papa Francesco ha dialogato con i giovani partecipanti: gli è stata rivolta una domanda sulla sua vocazione, che riportiamo di seguito.


Nel momento in cui ha scelto la vita consacrata, che cosa l’ha spinta ad essere Gesuita piuttosto che sacerdote diocesano o di un altro ordine?
Quello che più mi è piaciuto della Compagnia è la missionarietà e volevo diventare missionario...

E quando studiavo teologia ho scritto al Generale, che era il Padre Arrupe, perché mi mandasse, mi inviasse in Giappone o in un’altra parte. Ma lui ha pensato bene e mi ha detto, con tanta carità: “Ma Lei ha avuto una malattia al polmone, quello non è tanto buono per un lavoro tanto forte”, e sono rimasto a Buenos Aires. Ma è stato tanto buono, il Padre Arrupe, perché non ha detto: “Ma, Lei non è tanto santo per diventare missionario”: era buono, aveva carità. E quello che mi ha dato tanta forza per diventare Gesuita è la missionarietà: andare fuori, andare alle missioni ad annunziare Gesù Cristo. Credo che questo sia proprio della nostra spiritualità: andare fuori, uscire, uscire sempre per annunziare Gesù Cristo, e non rimanere un po’ chiusi nelle nostre strutture, tante volte strutture caduche. È quello che mi ha mosso.

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