In Siria, la guerra
rischia di trasformarsi in un conflitto interreligioso in cui i cristiani sono
vittime disarmate e indifese. Durante l’estate in Egitto, dopo la vittoria
dell’esercito sui Fratelli musulmani, gli islamisti hanno dato alle fiamme per vendetta decine di chiese cristiane. In Libano non si ferma la fuga dei cristiani verso i Paesi occidentali,
nella speranza di trovare migliori prospettive di vita.
Sabato 12 ottobre, alle ore 21, al Centro Culturale Rosetum di Milano, parliamo della difficile situazione delle minoranze cristiane in Medio Oriente con tre testimoni d’eccezione:
Sabato 12 ottobre, alle ore 21, al Centro Culturale Rosetum di Milano, parliamo della difficile situazione delle minoranze cristiane in Medio Oriente con tre testimoni d’eccezione:
Johannes Zakaria, vescovo copto-cattolico di Luxor, nell’Alto Egitto; fra Feras Lutfi, frate della Custodia
di Terra Santa appena tornato dalla Siria; e Camille Eid, giornalista e scrittore maronita libanese, collabora
con Avvenire. Modera la serata Giuseppe Caffulli,
direttore della rivista Terra Santa. Introduce mons. Carlo Faccendini, vicario episcopale zona 1, Milano.
La serata è organizzata dall’ufficio diocesano per la
pastorale missionaria dell’Arcidiocesi di Milano, dalla Zona pastorale Milano
1, dalle Commissioni missionarie dei decanati di Affori, Cagnola, Niguarda,
Sempione, Quarto Oggiaro e Zara
I PROTAGONISTI:
Mons. Johannes Zakaria e da vent’anni vescovo
della diocesi copto-cattolica di Luxor, nell’Alto Egitto. Una piccola diocesi
(20 mila fedeli distribuiti su 21 parrocchie), in un territorio nel quale vive
una forte maggioranza musulmana. Lo scorso 16 agosto, giorno della rabbiosa
manifestazione dei musulmani contro i cristiani, mons. Zakaria è stato personalmente
aggredito da manifestanti che hanno assaltato il vescovado al grido “morte ai
cristiani”. Nella sua diocesi diversi cristiani sono stati uccisi e alcune case
di cristiani sono state distrutte.
Fra Feras Lutfi, giovane frate della Custodia di Terra Santa, è tornato pochi giorni fa dalla sua missione
a fianco dei cristiani della valle dell’Oronte, in Siria, in una condizione di
grande incertezza e paura. È stato lui stesso a trovare il corpo senza vita di
fra Francois Mourad, nel villaggio cristiano di Ghassanieh, religioso ucciso da
miliziani islamici, lo scorso 24 giugno, in una chiesa dissacrata dagli stessi
assassini.
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